Uno dei grandi classici della tradizione culinaria italiana è la pasta fatta in casa. Piatto principe della dieta mediterranea e dei pranzi della domenica, momento in cui la famiglia si riuniva a casa intorno al tavolo per condividere e assaporare il piacere di stare insieme.
Quando c’era più tempo da dedicare alla cucina, spesso la pasta veniva preparata con farina e acqua, tirata a spaghetto bello grosso (picio) o mezzo spaghetto e fatta asciugare. Per la pasta, in passato, nelle regioni del centro e del nord d’Italia si utilizzava prevalentemente la farina di grano tenero, a causa del fatto che la varietà di grano duro mal sopporta i climi rigidi.
Nel corso degli ultimi cinquant’anni, grazie a vari miglioramenti di quest’ultima varietà, è stato possibile passare a utilizzare esclusivamente il grano duro.
Il motivo va ricercato nel fatto che questa tipologia di grano ha un indice glicemico più basso e un quantitativo maggiore di proteine rispetto alla controparte tenera. Inoltre ha tempi di essiccazione più brevi.
Dunque, in questa ricetta, che si avvale degli spunti culinari di Silvio Cortigiani, vi proponiamo una pasta di grano duro fatta in casa. Il piatto è arricchito dall’Olio DOP Chianti Classico che ne esalta il sapore legandolo a quelli delle erbe selvatiche e dei bruscoli di pane abbrustolito.
Cuocete la pasta e a parte preparate bruscoli di pane abbrustolito, battuto di erbe selvatiche dei campi e riscaldate tutto nella teglia con abbondante Olio DOP Chianti Classico.
Il sapore finale della pietanza rimane legato ai prodotti più semplici e quotidiani, cosa che rende l’Olio DOP Chianti Classico un ingrediente indispensabile per esaltarli e ottenere un appagante e gustosissimo piatto.