Le malattie dell’ulivo

L’ulivo è una pianta sempreverde, cresce lentamente, è molto longeva ed è abbastanza resistente. 

Può essere, però, vittima di parassiti e varie malattie che possono mettere seriamente a rischio la produzione di olio.

I parassiti più pericolosi per la coltivazione durante l’anno sono principalmente la mosca dell’ulivo e la tignola, due insetti che si nutrono dai frutti, fiori, dai rami e dalle foglie della pianta danneggiandoli.

Tra le malattie di natura fungina ci sono, invece, la piombatura e l’occhio di pavone. La piombatura, o cercosporiosi, può interessare sia le foglie e i rami, che i frutti. Si manifesta con delle macchie grigie e con delle lesioni sulle olive. Quado attacca foglie e i rami portare alla defogliazione delle piante, se attacca i frutti, oltre a danneggiarli, li fa cadere precocemente dall’albero.

L’occhio di pavone, o cicloconio, colpisce perlopiù le foglie ma anche rami e frutti. Le piante colpite presentano macchie rotonde con un bordo giallo-marrognolo e un cerchio grigio al centro e, anche in questo caso, provocano la caduta delle foglie in quanto privano la pianta del suo nutrimento. Quando attaccano i frutti si presentano come delle piccole macchie nere.

Fortunatamente queste malattie colpiscono perlopiù gli uliveti abbandonati o quelli che non sono curati, concimati e potati a dovere.

La mosca invece è il nemico più temibile delle piante di ulivo, anche se il recente innalzamento delle temperature, se da un lato ha messo a rischio la produzione, dall’altro ha aiutato a contrastare questo parassita che non ama le alte temperature.

Il territorio in cui si produce l’Olio Chianti Classico DOP,per la sua posizione e le sue caratteristiche, oltre a garantire qualità uniche all’olio, fortunatamente è meno soggetto a queste malattie.

Fonti:
http://www.ilgiardinodegliangeli.net/category/tag-270 
http://www.coltovazionebiologica.it
http://www.fuoriverde.it