Olio DOP Chianti Classico: l’ulivo nelle religioni

La pianta d’ulivo e i suoi frutti oltre a essere fondamentali per la cultura culinaria della Toscana, con l’Olio DOP Chianti Classico, e dell’Italia tutta, in passato hanno avuto grande importanza per loro versatilità. Questa centralità dell’olio è testimoniata anche nelle religioni in cui assume un ruolo importante a livello simbolico.

Nel Cristianesimo, l’ulivo è simbolo di pace e redenzione. Lo dimostrano in particolare due episodi, uno del Vecchio e uno del Nuovo Testamento. La colomba che ritorna a Noè con un ramoscello d’ulivo nel becco rappresenta la fine del diluvio e la promessa di Dio di non distruggere più la terra.

Nel Nuovo Testamento, l’Orto degli Ulivi e un luogo cruciale per la Passione di Cristo. È lì che Gesù prega prima della cattura e crocifissione.
L’olio d’oliva è inoltre fondamentale nei sacramenti, utilizzato per l’unzione e la consacrazione.

Nella tradizione ebraica, l’ulivo è un simbolo di benedizione e prosperità. L’olio d’oliva è usato per accendere la Menorah, il candelabro a sette bracci, che rappresenta la luce divina e la continuità della fede. Durante Hanukkah, si celebra il miracolo dell’olio, in ricordo di quando una piccola quantità d’olio trovata nel Tempio, sufficiente per un solo giorno, bruciò miracolosamente per otto giorni.

Nell’Islam, l’ulivo è menzionato nel Corano come “albero benedetto”. La sura della Luce descrive Allah come la luce dei cieli e della terra, paragonato alla luce di una lampada alimentata dall’olio di un albero benedetto, l’ulivo. Questo simbolismo enfatizza la purezza, la guida divina e la saggezza.
L’ulivo rappresenta molto più di un semplice elemento naturale.
Attraverso storia, religioni e culture, ha simboleggiato e simboleggia tuttora valori universali di pace, saggezza e benedizione.