Molitura o frangitura

Abbiamo già parlato in precedenza delle diverse fasi che portano alla produzione dell’olio.

In questo articolo approfondiamo invece una fase in particolare, che è fondamentale del processo di produzione dell’olio e forse non sempre chiara per i non addetti ai lavori: la molitura.

Ci troviamo nel momento in cui la fase di raccolta delle olive si è conclusa e siamo arrivati in frantoio, dove bisogna essere tempestivi per far in modo che i frutti rimangano sani e mantengano tutte le loro proprietà benefiche. Le olive vengono quindi poste nel defogliatore, che rimuove eventuali foglie e rami rimasti attaccati e ripulisce totalmente da polvere e qualsiasi altra sporcizia.

Subito dopo, le olive sono pronte per la fase di estrazione che, tramite un processo meccanico, provoca una “rottura” e la fuoriuscita della “pasta d’olio”, che comprende la polpa, ma anche le bucce e i noccioli.

La molitura è quindi un processo nel quale le olive vengono compresse per far fuoriuscire l’olio, in questa fase ancora grezzo. Può essere realizzata utilizzando il frantoio a macine di granito, che è lo strumento più tradizionale, oppure i frangitori metallici che si trovano nei casi di impianti più moderni e che sono formati da contenitori nei quali le olive vengono frantumate da elementi in acciaio che si muovono ad un’elevata velocità.
In quest’ultimo caso parleremo di “frangitura”.